Guardiamo ammirati
grandi conflitti
della terra
e impavidi progrediamo
in discorsi impersonali
piazze piene di geni incompresi
e cortili vuoti di vita inattesa
non si recapitano i messaggi
non c’è nulla da ridire
repentinamente dormono
i pensieri sulle sedie
davanti a porte da nessuno chiuse
addobbi mascherati
dietro a rugginei cancelli
mentre il vecchio salice
ha perso il piangente