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Pubblicata il 25/04/2004
Porto mio
adorato
di pace

Sei
il sole
piu' calmo
che la vita
mi ha dato

(che il sentir
mio
su vita mia
ha irradiato...)

Sogno
il tuo abbraccio
di marinaio assorto,
la spalla
tua virile,
di uomo accorto

(di chi
sofferto,
e' accorto)

Amo
le tue unghie
mangiate dal tempo

E ti cerco...

Sulla rena
piu' distante
del tuo cuore,
tra i sogni tuoi
riposti
e forse
ancor frementi
nel dolore.



da: Canti a Odysseus
~Veliero sui frammenti del tempo~
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Bella ma non tra le tue migliori:bastavano gli ultimi versi.
Un caro abbraccio
Er

il 25/04/2004 alle 20:16

Grazie Er, della lettura e del commento. Il fatto e' che i primi versi per me significano molto. Ma va bene anche il modo in cui la senti tu.

un caro saluto,

S.

il 25/04/2004 alle 21:28