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Utente eliminato
Pubblicata il 24/04/2004


Poche lettere per una sola parola così piccola ma tagliente come lame ben infilzate nelle carni.
“Diversità”! La usiamo tutti quanti prima o poi;è un’arma a doppio taglio che sfoderiamo senza timore,per marchiare,indelebilmente,l’anima di chi,per le nostre crudeltà,è costretta a patire.
Stupidi burattini senza tempo,socializzati in un Mondo troppo materiale.Sputiamo il nostro veleno da ogni poro della pelle,difendendo le nostre ansie,supportate da quelle infinite paure.
Tutti bravi ad insultare,a screditare gli altri anche se hanno,come noi,carne e sangue;ossa e pensiero.
Facilmente ci beffiamo di coloro che hanno un colore diverso dal nostro;che amano un amore non uguale al nostro;che girano dentro a stracci di miseria chiedendo ai nostri cuori un po’ di carità;oppure ancora ci beffiamo di chi non adora un Dio che non sia il nostro.
Eppure Dio ci disse:-amatevi,come io ho amato voi-
E noi,noi cosa abbiamo fatto?
Ci siamo schierati l’uno contro l’altro;abbiamo perseguitato;seviziato,ucciso!
Ci si ammazza tra fratelli;tra madri e figli,con i nostri padri,si abusa,persino,dei bambini;di quelle piccole anime immacolate.
E questo è un Mondo evoluto?
È forse questo un Mondo che ha imparato ad amare,ad accettare?
No,non credo proprio che tutto ciò sia lo specchio delle parole di Dio.
Viviamo in una lurida scatola artificiale,nella quale è meglio apparire che essere;una scatola lustrata a nuovo fuori,ma marcia e putrefatta dentro.
Un sadico giuoco ad eliminazione è il nostro,dove il più forte ha sempre ragione,il più debole, invece, scivola via come ghiaccio verso il mare, senza nemmeno una piccola mano che lo aiuti a risollevarsi.
Credo comunque che non tutti gli uomini siano spietati e cattivi;penso che se riuscissimo ad abbattere le mura dell’inibizione e del pregiudizio,riusciremmo a sprigionare quell’amore che da secoli vive in prigione nelle cripte delle nostre paure.
Se Dio è morto per noi,inchiodato alla croce dei nostri infiniti sbagli;delle nostre indignazioni,perché non potremmo schiodarlo da quel dolore infame?
Perché non possiamo,come Egli,tendere le nostre mani al nemico;a colui che è più debole di noi e non sa lottare ?
In ognuno di noi,c’è lo sguardo di Dio;c’è la sua voglia d’amare;di abbracciare l’uomo.
Se Dio ci ha perdonati dai nostri peccati,perché noi non possiamo abbattere questa stupida concezione che prende il nome di “diversità”.
Non credo sia difficile riempirci d’amore,d’amore vero !
Già, credo proprio che questa sia l’unica cosa che ci rende diversi,la paura del Mondo e,soprattutto,la paura di ricominciare ad amare.
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Non è certamente una poesia...ma è stato interessante leggerti ugualmente....
Ciao
Mary

il 24/04/2004 alle 15:08

Non è certamente una poesia...ma è stato interessante leggerti ugualmente....
Ciao
Mary

il 24/04/2004 alle 15:08