Caro Lamberto, il tuo commento è assai gradito perchè hai recepito le due facce di questa mia un po' strana poesia, ma come tu ben sai qualcosa devo rimanere nascosto dentro chi la scrive. Posso dirti che la collina può essere lontana sia nei luoghi sia nel tempo e i "segnali di fumo" sono cose che vengono recepite con lo stato d'animo rivolto a emozioni che ti colpiscono quando meno te lo aspetti e ti fanno impazzire, perchè vorresti fare qualcosa per alleviare il tormento di qualcuno, ma barriere insormontabili ce lo impediscono. Ed ecco il distacco spazio-tempo della 2° parte dove io cerco di accorrere a quel richiamo d'aiuto. Forse non son stato chiaro,ma l'argomento è difficile ed ecco perchè ambientata in un paesaggio da Far-West come se una indio volesse tagliare i ponti col passato cercando di sembrare una bianca sacrificando le lunghe trecce. Vedi è difficile credere che in un pezzo all'apparenza semplice ci sia molto di più...molto di più e solo ad un amico sincero mi son sentito in dovere di espellere un po' di pensieri. Sono un po' indaffarato, ma presto verrò a leggerti.
Un abbraccio affettuoso e fraterno
Cesare
Ed io li prendo e li metto in cassaforte cara Mary.
Un abbraccio
Cesare
Ed io li prendo e li metto in cassaforte cara Mary.
Un abbraccio
Cesare
Cara Tina, ti ringrazio di cuore della tua gentilezza sincera, sai a volte le poesie lasciano troppo poco trasparire gli stati d'animo, i pensieri, gli accostamenti di vicende,ma tu,che mi conosci come una vera "sorella", son sicuro che avrai colto ciò che dimora in fondo al mio cuore.
Un abbraccio grande grande
Cesare
Naturalmente non è così, ma l'ambientazione mi ha riortato a quel bellissimo film "Un uomo chiamato cavallo" interpretato magistralmente da Richard Harris. Caro Cesare, siamo tutti in un momento della vita costretti a cambiare vedute, opinioni e certezze; arriva il momento che bisogna trasformarsi in "cavallo" o, se preferisci, in indiano (e con questo non intendo far l'indiano, nel senso di ignorare le cose ) ed a volte l'incomprensione non dà il tempo per il cambiamento. Siamo tutti cavalli nella prateria e la corsa presenta innumerevoli ostacoli.
Ti abbraccio,
Giulia
Bellissimo il film da te citato,Cara Giulia, ma sinceramente il tuo commento mi mette un po' in confusione, anche se bellissimo!!!
Un abbraccione
Cesare