PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/04/2004
Dal buio esce un volto conosciuto
e la sua mano s'affretta sulla bocca
di quella stella a soffocarne la luce
e le grida di quei suoi...no!

Un'altra mano le fruga
nelle tasche della pelle
bloccandone i movimenti
di fuga da quel letto.

Non si è mai sentita così sola
in balìa di paura e vergogna
di un'ancora bambina
che lo zio chiama puttanella.

Un senso di disorientamento
l'attesa che tutto finisca presto
e quell'assordante silenzio.

Le dita di lui le scavano lividi
ma non sono quelli a farle male,
non dire niente a babbo e mamma...
loro non devono saperlo.

Lei stringe forte qualcosa
ma non saprebbe dire cosa,
non dire niente a babbo e mamma...
glielo dico che sei stata tu.

Ogni penetrazione
è una coltellata al cuore,
non dire niente a babbo e mamma...
non te la faranno passare liscia.

Non dire niente...
in quel niente c'è tutto.
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...nonostante l'argomento sia cosi forte sei riuscito a scrivere in maniera bellissima (in modo tristemente meraviglioso)

non posso che dire bravo, davvero

ciao
Fabio

il 21/04/2004 alle 01:17

Grazie,
il tuo è un commento bellissimo!

Con stima ed amicizia.
AIRBAG.

il 21/04/2004 alle 17:58

Oddio quant'è dura e spietata questa poesia....sembra fatta di immagini senza pietà così nitide da come le spieghi...
purtroppo è realtà....inutile mettere la testa sotto la sabbia...ma quant'è triste doverci soffermare su tali tragedie......

Dimmi...ma non è stato doloroso per te scrivere su questo argomento? io non credo ci riuscirei....

Buonanotte
Mary

il 21/04/2004 alle 23:46

Scriverla quant'è stato doloroso?

Quanto come quando sento in tv
che un individuo della mia stessa età
ha violentato
se non proprio ucciso un piccolina
ed io mi vergogno
d'avere la sua stessa età,
mi vergogno d'avere
qualcosa in comune con quello lì.

Grazie del tuo commento.

Un bacio.

Alessandro.

il 22/04/2004 alle 00:16