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Pubblicata il 19/04/2004
Tu domandi
come possa salvarsi l'amore
nel cuore assente
quando c'è la ragione.
Anche io domando
al vuoto dei sensi
dimenticati e feriti
dal ricordo che giace
solitario e sfuocato.
Il respiro ostile del tempo
mi soffoca in un abbraccio stretto
e invoco la fine di questo inutile pianto.
Donna ombra
nei toni spenti
dell'immagine di me
che scacci via
e io mendicante di parole
da te, parco cantore
della nostra storia.
E' una lama il dolore
stonato e logoro
per anni di lutto vano
come è sciocco il rimpianto,
perchè tu sai
mai ho dato requiem
all'amore che avevo
solo speranza
di un pallido bagliore.
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Descrivi perfettamente, come sempre (e non è piaggeria) il conflitto tra sentimento e ragione ed ancora il vuoto di determinati silenzi forse vili... Un bacione Umberto

il 19/04/2004 alle 12:53