Tu domandi
come possa salvarsi l'amore
nel cuore assente
quando c'è la ragione.
Anche io domando
al vuoto dei sensi
dimenticati e feriti
dal ricordo che giace
solitario e sfuocato.
Il respiro ostile del tempo
mi soffoca in un abbraccio stretto
e invoco la fine di questo inutile pianto.
Donna ombra
nei toni spenti
dell'immagine di me
che scacci via
e io mendicante di parole
da te, parco cantore
della nostra storia.
E' una lama il dolore
stonato e logoro
per anni di lutto vano
come è sciocco il rimpianto,
perchè tu sai
mai ho dato requiem
all'amore che avevo
solo speranza
di un pallido bagliore.