PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/04/2004
Plasmare l'argilla
al vento di porpora,
con lingua di fiume
attraverso terre
d'ombra sinuose,
dove rosa fiorisce
madre al mistero,
d'aureola dorata
cometa piovosa
di liquidi sogni,
nel caldo girasole,
fra tenera erba
di stregonerie,
m'anniento selvaggio,
fra squilli di cielo
e sudate colline,
ritrovo la grotta
in cui seppellirmi,
fugace eremita.

Indovino mappe stellari,
nei percorsi segreti
d'inviti miagolati
a barattare sospiri
di sale prezioso,
su pori lastricati
di desideri cocenti,

firmando d'argento
diario di pelle notturna
inghiottito da materne
sabbie mobili e ninfee,

e fra nuvole soffici
di un'alba di fragola
in ascendenza di Venere
di liquore lunare
m'inebrio.
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Molto sensuale e ricca di desiderio ... pensiero erotico che in te prende forma di opera prima ... un abbraccio ... ehm!
Cristiana

il 18/04/2004 alle 14:37

le tue atmosfere sono sempre così eteree e in particolare in questa aleggia una coltre spessa di sensualità elegante.
Ecco...eleganza!!!!
Mi complimento Ax!
;-)
M'

il 18/04/2004 alle 17:31

Grazie carissima, sempre molto gentile il tuo costante consenso!
Baci
Axel

il 18/04/2004 alle 22:14

Ciao Cristiana, lieto che ti sia piaciuta!
Un abbraccio a te! (ehm!...)
Axel

il 18/04/2004 alle 22:15

Grazie caro Marco, gentleman di PH! :-)
Un abbraccio
Axel

il 18/04/2004 alle 22:16

Gia' il titolo e' un capolavoro di luce e sensazioni, in cui le parole traspaiono il significato letterale. Il verso rivela sorgente sempre nuova del fluire...
come un gioiello per Venere.

un saluto,

S.

il 19/04/2004 alle 17:05

Grazie Cara S. per il tuo pregevole commento, felice che ti sia piaciuta!
Un caro saluto!
Axel

il 20/04/2004 alle 13:16