Ti mordo con gli occhi
come una mela ormai matura
ma non ancora caduta
dall’albero che prendo a calci.
Le mie mani scivolano
come quelle di un pianista
sul bianco e nero
della tua abbronzatura.
Il caso vuole
che abbiamo entrambi la stessa idea
e ti salto addosso
come chi prende un treno al volo.
Con un colpo di reni
dalla pelle ti passo nel cuore,
entro
senza la chiave né bussare,
mi perdo
in quella confusione
e faccio
quel che farebbero tutti
come non lo fa nessuno.
Mi guardi, non parli e mi baci,
chiudi gli occhi
per sentirmi meglio dentro di te
e sogni quel che vuoi.
Stringi forte
questa candela di carne,
scioglila
con la tua lingua in fiamme
e poi baciami
con la neve sulle labbra
appena prima dell'alba.