TRADIMENTO

Stanotte Pregherò per te gelida coltellata al mio deluso cuore reso cornuto da un mondo color Grigio Smog e dalla farsa perfezione.
Pregherò perché il suo tradire assomiglia a Giuda e le sue lacrime alla corda che lo resero polvere.
Dio nella sua immensità perdonò.
Io nella mia immensa piccolezza non ne sono capace.
Ma se guardo nel fumo di un uomo che parla perché non sa ascoltare e nella mediocrità di chi ha tatuato indelebilmente l’amore che ti ha donato nelle sue profonde rughe di rinuncia, mi spavento e scappo, come hai fatto tu quando hai abbandonato il fratello zoppo per arrivare prima alla tavola imbandita, ma la tua ancor genuina bocca ha intuito che quei nettari e quei sapori non appartenevano alla tua terra. Hai venduto la carrozza che costruì un vecchio ceco per farti peregrinare il mondo e il nuovo proprietario lo ha ucciso con essa. Hai cercato di essere diversa dalla tua verità. Lo hai cercato pulendo a fatica sangue su lampade al neon e nel rinnegare te stessa in tre notti brave con un Falso principe azzurro che sorridendoti ti ha donato il suo corpo e i suoi averi ma mai la sua anima perché da tempo ormai già chiusa in cuore anch’esso cornuto che credeva alla purezza dell’amore. Ma quanto tutto ciò è lontano dall’immagine di una vergine vestita da sposa? Quando hai rinunciato alla tua bellezza? Quanto è durato il calore del falò dei tuoi libri di Fiabe? Hai barattato i tuoi sogni più antichi e veri con l’uomo manovriero dalla pelle di seta e gli occhi di ghiaccio per un pugno pieno d’oro falso, ma in quanto falso inservibile e ti sei trovata vuota. Ravveduta vuoi tornare indietro… Non sarà facile. Non si può tornare ad essere vergini. Ora il mio cornuto cuore è giudice spietato e tu sei mia decisione. Sarò coltello a mia volta o prodigherò il perdono?