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Pubblicata il 13/04/2004
Senza che i miei pensieri ti costringano a pensarmi


da dietro un albero un lampione o un angolo
dove so che da lontano se passerai
potrò vederti, guardarti senza essere visto
senza importi la mia ingombrante presenza,
guardare i tuoi passi il tuo vestito i capelli
i tuoi gesti che pure conosco ma che mi pare
di non sapere più, scoprire se nel tuo volto
c'e un qualche pure minimo segno
idea o sensazione o un'increspatura
lì al lato delle labbra, di me.
Da lontano senza che i tuoi passi mi percepiscano
ed i tuoi pensieri si accorgano di essere osservati,
con me non ho fiori e null’altro o che so io
solo esserci, ma lontano che tu non mi scorga
e che io ti veda distante irraggiungibile chiusa
non posso non farlo non riesco a non venire
da questo angolo a rubare riflessi di te
per sapere che ci sei basterebbe chiudere gli occhi ,
a questi occhi che pure ti hanno guardato tanto
ma hanno il bisogno irrinunciabile di guardarti ancora
leggere come in un quaderno nascosto
tutto quello che parole non riescono a riportare
o ad essere bastanti per racchiudere.
Sono qui ad accarezzarti ma da lontano
senza che tu te ne accorga e senza che i miei pensieri
ti costringano ancora a pensarmi ...

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tla

sai ...
forse sono i suoi pensieri ...
che ...
ti costringono a pensarla ...
e per sapere vedere riflessi
chiudi solo gl'occhi ...

un abbraccio
gloria

il 13/04/2004 alle 10:34

Delicatissima e appassionante questa visione lirica, in una dimensione sentimentale dell'altro che è lo specchio della tua sensibilità. Assai partecipata.
Un caro saluto.
Max

il 13/04/2004 alle 12:44

Ed io chiuderò gli occhi per vedere e mi farò costringere dai suoi pensieri, per percepirne i riflessi.
Grazie Gloria.

il 14/04/2004 alle 08:53

Caro Max i tuoi commenti sono sempre così preziosi
Grazie
Sergio

il 14/04/2004 alle 08:57

Cara Pippi
"amor che al cor gentil ratto s'apprende"
io so che chi ama lo sa riconoscere dai segni un'amore, meglio di chiunque altro...
ciao
Sergio

il 14/04/2004 alle 09:04

E tu sai leggere al di la delle parole cara Mas..
Il mio affetto discreto e nostalgico però, come vedi
non ce l'ha fatta a restare in silenzio...
Che non sia prorpio così discerto?
Grazie per le tue parole
Sergio

il 14/04/2004 alle 09:08

Solo il titolo vale dieci poesie ma alla decima lettura di questa poesia la leggerezza poetica si fa profondità assoluta. E' un bel viaggio di attese, sguardi, gesti accennati, desideri eterni. Ritorni irrinunciabili.......

il 22/09/2016 alle 17:25

Quanto tempo Brassens, quanto tempo da questi versi, eppure, rileggendoli, e tu mi ci hai ricondotto, l'ho rivisto quel''angolo di percezioni dietro il quale spiavo i pensieri di chi non volevo costringere a pensarmi, forse una forma di amore deve potere anche rinunciare a se stesso per potere essere ancora ..Grazie.

il 23/09/2016 alle 05:53