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Pubblicata il 11/04/2004
Sprofondo nel mio divano
Con un calice di carato nella mano
Distendo il braccio e lo coccolo
Lo scuoto e lo avvicino alle mie labbra
e nel gustarlo aspetto…
che il fuoco invada il mio petto
che s'insinui nella mia testa
per spegnere ogni bagliore di ragionamento
Sul divano
Immersa nella luce della mia stanza
che violentemente inizia a girare
Immersa nell'ebbrezza di questo nettare rubino
sensazione di alcolico benessere
ladro della mia razionalità
anestetico del mio dolore
Da sola sempre sul divano
Chiudo gli occhi e m'avvolge il sonno
Dormire e non avere un ultimo pensiero
Dormire adagiando il senno tra le braccia di bacco.
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