Dove sono i bambini?
Nell'atrio del condominio
non si vedono più
formicolare,
siedono in
anticamere
come soldatini
ad aspettare
turni di orari impossibili
di piscine e palestre cittadine.
Io,
dalla mia finestra
non dondolo più gli occhi
sulle altalene colorate
e non mi sforzo
di capire
scherzi,filastrocche,
canzoncine
e conte sciocche
per nascondersi.
Ora si cambia.
I bambini son dediti
ad uffici
programmati
e le panchine
del pomeriggio
offrono servigi
a qualche vecchio
di passaggio
con i tappi alle orecchie.
Le auto rumoreggiano
per conquistare lo spazio
del posteggio
ed i rumori si son fatti
sordi.
I miei occhi pendono
come lacrime
sullo specchio
del cancello;
dovrò cambiar presto
luogo e direzione;
non sopporto
il silenzio
dei fiori delle aiuole.