PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/04/2004
Stava seduta la vecchia signora
a sbucciare quel che rimaneva del tempo,
il brulicare d'un remoto nelle orecchie sorde
e nelle mani tremule il presente,
la gonna copriva gambe rafferme
e tra il grigio dei capelli
una stella opaca

Il rumore dei ricordi spezzava il silenzio
che come petali danzanti
cadeva ai suoi piedi,
nulla poteva arrestare la vena
al giungere del suo delta

e non temeva la vecchia quel morso rimasto
d'attesa,
aspettava la figlia
al rimboccare delle morbide coperte.

Fuori le pale del mulino
avevano catturato il vento.


OLIMPIA






  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

Un bel poetico narrare il tempo e la quiete con raffronto tra il passato e il futuro.
Molto gradevole.
Er

il 06/04/2004 alle 22:06

Cara Olimpia,
c'è una bellezza così delicata
nelle tue parole...
e la "vecchia signora"
adesso, di certo
t'ascolta e sorride...
Un abbraccio grande
marco red eagle

il 07/04/2004 alle 10:54