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Utente eliminato
Pubblicata il 02/04/2004
Vogliadiemozione si alza tardi
Per non abbandonare le coltri pesanti.
Scivola dal letto via di soppiatto
E come ladra la porta apre piano.
Timorosa guadagna l’uscita
Camminando sulle punte –
una musica gracchia piano:
per timore che cessi la tregua
e il faticoso risveglio
riconduca col suo rollio —
dei densi pensieri il severo frullio —
sintonizza se stessa su quel sordo rumore,
fintamente compassionevole
grato tampone soccorrevole
dentro la testa ancora non disposta
null’altro ad accogliere
fuorché il quieto brusio
del poco-desto-pensiero il fruscio.

Vogliadiemozione non sa affatto
Come volgerà la sua uguale giornata
e più di una volta si sorprende
mentre evita
di predire quale treno oggi come ieri
prima di lei con tutti-menouno/a
verso la vita sferraglierà.
Così preferisce quel vacuo rumore
stravagante svolazzo là dietro la schiena
?? Sì, si è spostato,
non più entro di lei
così altro più ora non le rimane
che aprire l’altra porta che la introduce
al palesamento pur suo malgrado
inevitabile dell'inevitabile
sua strana ed EVENTUALE
poco piccola persona.
Saluto —

Vogliadiemozione certo sa deve sempre
Lei per prima altrui salutare,
e pure prontamente....
eppure vorrebbe scoprire
se mai possibile
sia– togliere il cellofan
da un vuoto saluto mal-pensato
quando anche non fosse mal-pronunciato.
Tante cose lei forse farebbe.
Ma son solo vaghe ombre
pre-rinunce
stanche larve della sua stanca
e furiosa-mente
E già nostalgia incombe del sonno
salvifico:
incubazione della vita
da cui si è strappata
secondo lei
mal-precocemente
e che assai più della veglia
le ha reso del nulla
l'emozione un po' agevole
e giammai
a differenza della morte-in-vita
controproducente.



















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