Ritagliarsi uno spazio
nell'ombra di te
come a nascondersi
dal mondo
che non ascolta
e gira a vuoto.
Rifugiarsi altrove
come Bardamu
che fugge ad inseguirsi;
e si racconta mille volte,
mille volte diverso.
Sfuggirsi, abilmente,
come il giorno con la notte.
E guardarsi in faccia
in silenti e terribili
eclissi,
e magnifiche
e vere
così vere
che tremano gli sguardi
e l'aria
è di troppo.
Nell'ombra di te
divento luce
che dentro s'asciuga,
lentamente, al ricordo;
sono pioggia
rossa e sporca di cielo
dimenticata
a gocciolare
là, da qualche parte.