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Pubblicata il 02/04/2004
Salgo,
sul monte
scosceso
ed aspro
della vita.

Dietro
un fardello
mi pesa.

Sono io
che l'ho
gravato.

( Di mille
speranze
l'ho colmato.)
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"... e da quel monte
guardo
giù:
la pianura
mi sembra
non esistere,
sperduta com'è
tra la caligine
e la nebbia grigia
che quassù
non arriva... "

E' una poesia profondamente esistenzialista, nello stile e nella impostazione tematica ed è a mio parere, splendida... con un grande bacione.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 02/04/2004 alle 15:44

Le speranze allievano il cammino, disegnando arcobaleni che il viandante ancora scorge come meta. I sogni non si "afferrano" mai, divengono un fardello se uno cerca di farsene un bilancio. Il passato e' sempre cio' che e' stato... e se ne va'. Noi restiamo nel presente e il tempo e' forse un alleato che dona nuovo consiglio.

Ciao Luna. Trovo questi versi eccelsi.

S.

il 02/04/2004 alle 16:46
Ria

Mi piace tutta, tranne il finale. Le speranze, come dice noanoa, aiutano a vivere. Non è che l'hai colmato di illusioni?Quelle si che rendono più pesante il fardello.
Ciao un saluto Ria :)
p.s.spero che tu non te la prenda per le mie parole, non sono 1 critica, solo un punto di vista. Ri-ciao

il 02/04/2004 alle 18:19

che bello la poesia interattiva allora nel gioco avviata da Ria io ci metto i rimpianti al posto delle speranze....
Continuiamo così....
Baciotto
umberto

il 02/04/2004 alle 19:04

Bellissima,cara Lunetta. L'augurio mio è che almeno qualche speranza o desiderio si avveri sgravandoti un poco di quel fardello.
Un bacione
Cesare

il 03/04/2004 alle 09:22

:-)

il 08/04/2004 alle 09:24