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Utente eliminato
Pubblicata il 01/04/2004



Ti vedo lì,appeso al muro,ormai stanco di ticchettare la tua melodia per ore e ore.
Ti trovo,ormai,vecchio e lento,eppure qualche anno fa sembravi bellissimo!
Color ebano e lucente,contornato da fili d’oro.
Andavi veloce dietro il tempo,col tuo pendolo d’argento.
Adesso sembra quasi che mi guardi,
sembra quasi che le tue lancette si mutino in braccia protese, in cerca di aiuto.
I numeri opachi,sembrano tanti piccoli occhietti che mi chiedono il perché:
della vita;
della tua creazione;
della tua età
e il perché della tua anima meccanica.
Mi sento un pazzo impaurito allo scoccare delle ore,
non so il perché;ma sembra che il tuo legno pulsi di vita vera,
come un corpo caldo e acceso.
Sembra che dalla tua carica,emerga un grido soffocante che chiede libertà;
che chiede di non essere gettato via o vivisezionato,
per poi rivivere in altri mille o più orologi come te.
Non so se sia realtà o fantasia,
credo solo che,in qualche modo, dentro te pulsi un cuore uguale al mio.
Un’anima che non vuole sprofondare nei dimenticatoi bui delle soffitte polverose;
per poi finire ,più in la, chissà dove,
lontano dalla quotidianità,oppure in una vita dove tutto possa avere,il proprio cuore…




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