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flo
Pubblicata il 20/01/2002
APPARIZIONE






Nel cielo terso l’aria è più frizzante
cerco lontano con lo sguardo perso
nel mattutino sole scintillante
da gravidi pensier tutto sommerso.

D’improvviso mi chiama lieve voce
quasi in essa ravviso sì, il mio nome
una stretta mi serra il cuore atroce
ma carezza mi cinge sull’addome;

c’è qualcuno che chiama in pieno giorno
su questa dura panca un po’ intarlata ?
Una brezza oggi nuova sento attorno
luce diffusa, sensazion pacata

forse un accadimento grande e nuovo
succede e dopo smarrimento breve
con un rapido sguardo ti ritrovo
d’aria velata, bianca come neve

un intenso profumo a gelsomino
oh zia, sei tu carissima zia Ada
m’accompagni nel fresco adamantino
bagnato dalle stelle e di rugiada.

Batte il ritmo del cuore nel mio petto
stupito sto per dire una parola
ma il dito m’interponi con rispetto;
così un groppo mi stringe più alla gola

non vuoi che ti racconti aspro il dolore
che ancor oggi mi stronca l’allegria
la pena che mi opprime l’interiore
perché neppur ti ho salutato, zia

quando più ti mancava alto il conforto
io non ero con te se non col cuore
ma per questo non farmene ora un torto
ho sofferto in silenzio un gran dolore;

perso ti avevo, non dimenticato
quanto tempo! quasi un secolo pare!
gran giorno questo, ché ti ho ritrovato:
Non lasciarmi non voglio mai più andare.

Com’è appagante la tua compagnia
con te voglio star sempre oggi e in eterno
non lasciarmi quaggiù, portami via
più non voglio restare in questo inferno

portami nel tuo mondo tutto fole
ch’io ti ricambi il ben che tu mi desti
lassù dove Dio brilla come il sole
vestiti d’oro e luccicanti vesti.

Ricordo che fanciullo mi portavi
all’ombrosa pineta del Pittore
d’attenzioni e carezze mi beavi
con grande dedizione e con amore

io solo nostalgia soffro ancor oggi
pene chiuse da tempo in me riposte
ma se leggera mano al cuor m’appoggi
tutte le senti dentro a me nascoste.

Mi fai capir con rapido tuo sguardo
ciò che cerchi di dirmi e io non ti chiedo
tutto è bello ma più or non m’attardo:
E’ veramente vero quel che vedo?

Allora mi rispondi: “son tornata
perché la sofferenza non fu vana
quando lavò i peccati nel dolore

purtroppo la mia ora è già passata
devo lasciar la tua vicenda umana
per tornare lassù dal Creatore”.

Poesia edita.


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Ciao Flo, un groppo alla gola l'hai lasciato anche a me che ti ho letto.......
Hai la poesia nel sangue
son tristi le tue parole, ma cariche di aspettative...........
con la mente ti sono vicina............
grazie. Titty

il 21/01/2002 alle 01:06
flo

Cara Titty,
ti ringrazio per il commento, ma soprattutto per le belle parole che mi rivolgi. Come avrai capito la persona a cui ho scritto la poesia mi è molto cara perchè in un certo senso mi ha fatto da madre. Sono orgoglioso di averla scritta. Come avrai visto la poesia è un sonetto a quartine con rime A B A B e le ultime due sono terzine a rima baciata.
Io scrivo molte poesie nello stile "stil nuovo" perchè frequento un'Accademia dove si cura la poesia in metrica e rima (come dovrebbe essere la vera poesia).
Di nuovo grazie e a presto (mi auguro che pubblicherai una tua poesia che non mancherò di commentare).
Floriano

il 21/01/2002 alle 08:54

Compilmenti Flo, sopratutto per lo sforzo, ben considerevole, di scrivere in rima nel 2002 (come mai le ultime due strofe sono terzine?). La tua poesia, devo dire, ha un vago sapore Gozzaniano... te l'ho detto il tentativo è ammirevole, anche se a me la rima piace poco perchè la credo oramai troppo lontana dal nostro modo di pensare. Comunque complimenti perchè hai un tuo stile, cosa non da poco, ed una certa coerenza.

Ciao
Antonio.

il 21/01/2002 alle 17:46

Riguardo alle terzine finali...Forse volevi fare un sonetto allungato?

Ciao Ancora.

il 21/01/2002 alle 17:47
flo

Questa poesia è un sonetto e come tale deve avere due terzine finali con rime baciate.
Ti posso assicurare che scrivere queste poesie dà molta soddisfazione.
E' troppo facile scrivere parole andando a capo ogni tre o quattro. Tale a mio avviso non è poesia ma è semplicemente prosa, a meno che non ci siano espressioni veramente poetiche.
Ciao Floriano

il 21/01/2002 alle 22:21

Caro Flo, la scuola di cui tu fai parte, fa veramente dei buoni lavori con la rima.
Commovente la storia invece, il desiderio di lasciare l'inferno della terra per aspirare a qualcosa di diverso.
Si sente tangibile l'affetto per la parente scomparsa.

Luigi

il 21/01/2002 alle 23:49

Endecasillabo in rima alternata usato magistralmente, per far gustare ai lettori lentamente la tua apparizione dolce e triste allo stesso tempo. Magica
Dario

il 22/01/2002 alle 12:44

Sai una cosa, Floriano? Scusate l'intromissione, volevo dirti che io ho scritto un paio di sonetti e molti altri componimenti con quartine di endecasillabi in rima, tipo elegie, se non erro, o anche simili alle odi (sestine con end.,sett.,end.,sett.,end.,end. ababcc ecc.). Scrivevo spesso così, sempre in versi, sempre in rima, dal quinario, breve, al dodecasillabo e al martelliano o doppio settenario. La tecnica e la qualità formale e stilistica sono importantissime. Tuttavia leggendo alcune poesie qui o altrove, sono rimasto colpito da alcuni lavori più prosastici. Questo mi ha aperto la mente su qualcosa che per me era solo un esperimento. Mi dirai: Ma questo è un sito di poesia! Bene, io credo che non bisogna abbandonare il verso nè la rima, ma non fare del loro uso un dovere, perchè a volte tolgono qualcosa alla potenza concettuale. A patto, naturalmente, di effettuare, quando ci si riesce, un accurato lavoro di cesello, non trovi anche tu? A presto, Floriano, mi ha fatto piacere leggere una tua nuova poesia. Ti lascio
Ciao
Dario

il 22/01/2002 alle 12:57
flo

Ciao Luigi,
E' proprio così: per me la zia Ada è stata una seconda mamma e da giovane mi è stata molto accanto. Per questo l'ho ricordata con questa poesia, che anche per me è davero commovente.
Ogni volta che la leggo infatti mi ritorna il groppo in gola.Ciao alla prossima volta
Floriano

il 22/01/2002 alle 20:15
flo

Ciao Dario,
sono d'accordo con te: la poesia non è solo versi in mwetrica e rima, ma quando la metrica e la rima si coniuga anche alla forma poetica allora è veramente un'ottima musica.
Ciao Floriano

il 22/01/2002 alle 20:19
flo

Caro Axel, di poesie brevi ne ho scritte molte, se tu leggi quelle che ho pubblicato su questo sito potrai rendertene conto.
Con questa ho voluto fare qualcosa di più una cosa più impegnativa, visto l'affetto che mi lega alla persona cui è diretta.
Ciao Floriano

il 22/01/2002 alle 20:22
flo

Caro Dario,
grazie per i tuoi complimenti.
Tengo in modo particolare a questa poesia e sono molto contento che sia piaciuta a tutti.
Grazie ancora Floriano

il 22/01/2002 alle 20:46

La tua apparizione ricorda le atmosfere dolci e sentimentali di Guido Gozzano. La forma metrica aumente l'effetto coinvolgente. Complimenti!

il 23/01/2002 alle 07:54
flo

Grazie Eleonora per i complimenti.
A me piace scrivere poesie in rima e metrica (ma anche in altri stili moderni).
Questa mi è venuta abbastanza bene perchè diretta a una persona cui ho voluto e voglio molto bene.
Ogni volta che la rileggo, mi commuovo.
Grazie ancora e a buon rendere per il commento.
Floriano

il 23/01/2002 alle 08:56