Dondolavo...
tra la nebbia,
che una luce
di un faro lontano
fendeva come lama consumata.
Le mie mani scivolavano
tra quelle soffici nubi,
i miei passi erano sempre più danzanti
i miei occhi lacrimanti
ma di purpureo sangue
non di vili lacrime.
Una gelida brezza
colpiva la mia pelle…
ma io ero lì
in piedi e trasognata.
Era la mia vita che scivolava
a fatica tra quelle lande deserte.
Il riposo
ho in eterno ricercato,
ora in questo azzurro cielo
ho scelto di fermarmi
per socchiudere il mio animo
e riposare in quella dolce quiete.