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Pubblicata il 30/03/2004
Non posso
cercar risposte
nell'uragano
dei pensieri
nel vortice
delle passioni
nel tumulto
dei sensi.
Non posso trovare
in questi luoghi
la nitidezza...
un sentire
sfacettato
e puro
come diamante
che m'illumini.
Non posso trovare
pace e gioia
senza quel faro
incastonato sopra
gli occhi svegli
in una fronte
senza solchi.
Per trovar
me stesso
posso solo
entrare in me...
sempré di più.
Allora, solo allora
sarò l'occhio
del ciclone...
nel centro
ma oltre
ogni follia.



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e sì,non si può portare in parole l'esperienza di una visione altra.Oltre il turbinio dei pensieri,delle matrici che formano il nostro falso essere vi è un luogo dove il nostro Essere reale attende il nostro risveglio.
Bravissimo
soleb

il 30/03/2004 alle 14:57

Sono daccordo con te.
Il vero grande Viaggio é in noi stessi.
Mancare l'incontro con il nostro Sé,
é, forse, mancare il senso della nostra esistenza.
Grazie del prezioso commento
Ciao!
papox

il 30/03/2004 alle 15:51

Da questa tua poesia si potrebbe sviluppare un lungo trattato...le basi di un percorso alla ricerca "dell'arca perduta"..

"in una fronte
senza solchi."..pura e rilassata come sicuramente "vedo" di te!
La pineale (quel faro)....la “potenza della ragione” nel dominio degli affetti, cioè nella liberazione dell'uomo dalla schiavitú delle passioni ma d'immenso vibrando.
un caro abbraccio..ciao!
ac

il 30/03/2004 alle 19:26

"...liberazione dell'uomo dalla schiavitú delle passioni ma d'immenso vibrando."

Questo é il fine... l'Amore Cosciente.
Sempre illuminati i tuoi commenti: riflettono il tuo animo
sensibilissimo, aperto alla Visione.
Grazie. Un bacio e una carezza
papox

il 30/03/2004 alle 19:36

Le due dimensioni paradossalmente possono coesistere, ma il centro dell'Essere deve essere il fulcro, il punto d'equilibrio. Pena la distruzione dell'amore stesso, sotto il dominio della impermanente periferia passionale.
Provare per credere. La vita ce lo insegna ogni momento.
Tina, ti ringrazio e come sempre ti rinnovo la mia stima e apprezzamento, con il piacere che mi fanno i tuoi bellissimi
e profondi commenti.
Ciao Anima ardentre!
Un forte abbraccio
Papox

il 30/03/2004 alle 19:48

nel turbinio delle emozioni e nello sconvolgimento dei sensi e della follia è difficile trovare l'equilibrio. Condivido in pieno che per trovar se stessi e le risposte ai nostri pensieri lo si può fare soltanto tornando sereni e come tu stesso dici metaforicamente essendo noi stessi occhio del ciclone in cui tutto implode...
Mi piace....insomma!!!
;-)
M'

il 30/03/2004 alle 21:12

Esperienza, solo esperienza. In quello spazio trovo la serenità, pur immerso nel gioco dei sentimenti.
Questo penso che possa essere valido per tutti.
Ricercare quel luogo, sopratttuto trovarlo e dimorarvi, é un pò più difficile, si sa.
Sei stato gentile nel commentarmi.
Lo apprezzo e ti ringrazio. Un caro saluto
;-)
P.

il 31/03/2004 alle 08:06

Per questa tua poesia bella
vorrei regalarti le parole
di un mio caro fratello adottivo,
un Indiano Yaqui chiuso da più
di 20 anni nel braccio della morte
di S. Quentin... Spero tu le gradisca:
"... Guarda tutto ciò che è attorno a te, poi
guarda dentro di te. Siamo solo una
traccia sui sentieri del creato. Osserva
la terra che dà vita agli animali, gli animali
che tornano alla terra e ancora, la terra
che sostiene tutto! Non temere il domani,
il domani è già fatto da te. La Terra è sacra,
la vita è sacra, il Cerchio è sacro. Segui tutto
questo e vai a raggiungere i tuoi sogni..."
Un abbraccio grande
red

il 31/03/2004 alle 11:00

Grazie, grazie davvero.
Un caro e forte abbraccio.
papox

il 31/03/2004 alle 15:12