PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/03/2004
Sentivo il peso
di ogni goccia cadente
come lama tagliente
non lascia illeso.
Passo affrettato
tra volti dimessi,
sempre gli stessi,
a inseguire il passato.
Vagavo, mente confusa
e cuore indeciso,
di mesto sorriso
coloravo l’accusa
iniqua, è ben dire,
di chi ha gestito le sorti,
che solo ai più forti
è dato l’ardire.
Me ne resto in attesa,
adesso che il vento è scemato
e gli occhi asciugato,
che venga la resa.
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Grazie!!
Ti ti invio il mio benvenuto su questo sito sperando di "scambiarci" letture sempre più frequenti.

il 28/03/2004 alle 23:34

Canto di trovatore 900esco?? :-)
Niente male... ma dai, si' ottimista! Come: "venga la resa"? Si continua a combattere... su dai...!!!
Un saluto.

il 29/03/2004 alle 13:39

Ciao, grazie per il tuo commento, innanzitutto.
Quella resa sta per un kasciarsi finalmente andare, dopo un periodo di barricate al mio cuore... chissà, magari è la volta buona.... ;O)
a presto,
M a R i O

il 29/03/2004 alle 18:54

Descrivi molto bene il travaglio interiore,però,secondo me,ci sono troppe rime baciate che frenano la tortuosità essenziale alla poesia.Comunque bravo,Ale

il 29/03/2004 alle 21:35

mente confusa
e cuore indeciso

che bello!
quanta verità..

il 29/03/2004 alle 22:24

Grazie.... ma è proprio con quelle rime baciate che cerco di "rendere" quel travaglio interiore....
e forse ci sono riuscito :O)
a presto,
M a R i O

il 30/03/2004 alle 00:14

Credo che sia in parole povere l'essenza stessa dell'innamoramento.... o almeno così io la vedo... Grazie per il tuo commento e complimenti per la tua teoria sui fuorilegge.... :O)
Un saluto,
M a R i O

il 30/03/2004 alle 00:17