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Pubblicata il 24/03/2004
Un giorno d'estate,
in casa,
quasi al buio,
i nostri corpi mezzi nudi
grondano di sudore.
I ritmi sincopati
della musica jazz
hanno illuminato i nostri sguardi
e scatenato il desiderio
di una danza.
Come è bella mia madre!
Vedere il suo allegro sorriso
al centro degli accentuati
zigomi.
I nostri corpi si toccano
ed i sudori si mescolano.
Nel volteggiar della danza
la sua sottana ondeggia
e poi si adagia sulle forme
ancora procaci del suo corpo.
E' la ballerina del carillion
che sembra perdersi
in quel raggio di sole.
Il sole andrà
ovunque lei andrà.

13 marzo 2004
Artemide
Il sole
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Il caldo, la penombra, un ritmo sincopato all'orizzonte di chissà dove, due donne madre e figlia l'assolto femmineo che si perpetua, e si riconosce specchiandosi in zigomi e sudore.
Hai incastonato perle e pietre pereziose in questi versi!!
Complimenti, e la ballerina del carillon continuerà per sempre a volteggiare nel sole.
Ciao Sergio

il 24/03/2004 alle 13:17

Grazie per il tuo particolare commento, non ti avevo mai notato. Sono felice di aver letto ciò..........

il 28/03/2004 alle 03:05