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fax
Pubblicata il 19/01/2002
Che strano guidare di notte,
fra ombre adagiate che cantano silenzio.
La presa sicura,
una strada fidata.
Seguo una scia di luna,
destinazione Paradiso..
Dorme la vita qui intorno...e sogna di me...
Fuggito al tramonto
a cercar la compagnia di complici stelle...
Ricondotto in catene, allo scoccare di una gelida alba,
al patibolo inglorioso di un giorno indifferente.
Dorme il mio amore qui intorno...e sogno di lei,
che regala vuoti sorrisi e non sa più piangere,
che non chiede più a me di svelarle il gioco innocente della sua ombra...
Che strano guidare di notte,
andare incontro a se stessi
su un rettilineo dipinto di luna.
Sale già, fredda, la prima luce ad est,
com'è lesto il tempo
a ritrovare il suo giocattolo...





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Bella
io mi sarei fermato ad ombra,il resto
non è all'altezza (per me ! )
ciao
Antos

il 19/01/2002 alle 09:08

la prima parte , bella ,è complicata ed un poco angosciante .
la seconda parte è bellissima . ciao . karla .

il 19/01/2002 alle 15:54

Mi piace molto, anche se è un po' triste, come spesso sono i pensieri della notte, ma la notte rende tetre e ovattate le immagini che non possono essere gridate, così la nostra anima le si affianca. E si sa che sotto la pellicola del buio c'è il tempo, il reale, che vuol prendersi gioco di noi.
Complimenti, l'hai saputo dire davvero bene.
Terry

il 19/01/2002 alle 18:08
fax

Grazie per i complimenti Terry e un grazie anche agli altri amici che hanno apprezzato questa poesia.E' sempre bello rendere partecipe qualcuno del tuo modo di sentire le cose, condividere sensazioni comuni con poche semplici parole.
Mi spiace solo di scadere spesso in visioni un tantinello angoscianti e malinconiche, questo purtroppo fa parte della mia personalissima visione della vita, però non mi perdo d'animo, un giorno magari scriverò qualcosa di allegro e scanzonato, bhe, almeno lo spero...
Ciao
Fabrizio

il 19/01/2002 alle 23:59