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Pubblicata il 20/03/2004
E quel tuo corpo abbandonato
mi chiede muto
terra da seminare
fiamma da scaldare
acqua da bere sempre

E quel tuo corpo
che muto ti arde dentro
nascosto al cuore
vive nelle mie mani attente
mani nelle mani lente

E paradiso io
invento suoni
di mille colori accesi
sogno io stessa
per le tue labbra stanche

E queste labbra mute
me le carezzo piano
canzone mai vissuta
dolcezza infinita io
riserbo triste tu

Mi guardi
ti sorrido
tremo
alzi la mano
abbandonato ora
su quella poltrona cara
mi cingi il viso
e piano
avvicinando il capo
mi sfiori il cuore
con quelle tue labbra dolci
che suonano al mio di cuore
colorate armonie divine

Ed io ti guardo
e tu mi guardi
carezze ormai
fuori dal tempo
Noi

Lontano il mare
Vicine le stelle

E le mie mani ora
cantano un viso
un sorriso
due occhi

Sintonia d'amore
è in noi infinita

E' sera
lenzuola bianche
ci spogliano
serene ci cullano
amanti noi
per non morire mai

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Una poesia molto dolce. Trasmette la sensazione di calore e di intimità. E la chiusura "amanti noi per non morire mai" è molto bella.
Ivan

il 21/03/2004 alle 21:32