PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/03/2004
torno a casa
come ogni pomeriggio
mentre i miei passi
si susseguono
prendo dalla tasca le chiavi di casa
avvicino la chiave alla toppa
ma so di non essere a casa mia
la mia mente si annebbia
e fluiscono pensieri
di posti sconosciuti
c'è un amibente buio e freddo
ed una piccola sfera lucente bianca
toccata da un unico raggio di luce
che giace su buie spiagge marmoree
il suono assordante del suo rotolare
e la luce la segue ovunque lei vada
ma mentre la luce aumenta
apro gli occhi
ed entro in casa
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Deja vu ritornano
nei momenti stanchi
a portar luce agli occhi
per interminabili viaggi
verso conosciuti orizzonto

Un abbraccio
Poe

il 18/03/2004 alle 09:43

Deja vu ritornano
nei momenti stanchi
a portar luce agli occhi
per interminabili viaggi
verso conosciuti orizzonti

Un abbraccio
Poe

il 18/03/2004 alle 09:44

Strana ma interessante...una sfera metafora di qualcosa (?!) sarà l'ora e il giorno ma non l'ho capita...
Comunque trasmette un po' di inquietudine.
Ivan

il 18/03/2004 alle 09:48

sai, non è esattamente un deja vu...
è una sensazione ben diversa...
ma mispiace non saperla spiegare.

grazie per la visita e l'abbraccio...

Francesco

il 18/03/2004 alle 09:58

ok, leggi su! :-)

il 18/03/2004 alle 10:00

sono felice che la trovi interessante, a volte è anche interessante quando non si capisce cosa si legge, o non si vuol capire ciò che qualcuno ci dice, ostinandoci a percorrere la strada che ci siamo prefissi di seguire noncuranti di tutto ciò che avviene all'esterno.
la sfera una metafora!? forse la sfera dell'ipocrisia, forse la sfera delle persone che ti dicono di capirti, ma le azioni dimostrano tutto il contrario, una sfera che vorrei rotolasse via... bhe, è una supposizione!
è vero, è inquietante!

Francesco

il 18/03/2004 alle 10:12

Si penso che possa essere una interpretazione corretta...soprattutto perchè può essere traslata al di fuori della nostra singola esperienza, del nostro piccolo mondo e applicata anche a chi ci sta intorno, a chi ci soccorre quando soffriamo...che poi magari dimentichiamo quando le cose vanno bene. Ma è una supposizione anche la mia.
Ivan

il 18/03/2004 alle 10:25

Ciao Pippi!!!!
sono davvero felice che la trovi bellissima!!!
si, è un tantino inquietante...
credimi, sono davvero contento che ti piaccia soprattutto per il contatto a pelle...

grazie della tua visita e la tua gentilezza...


un bacio, Francesco

il 18/03/2004 alle 10:39

è più semplice dimenticare chi ti aiuta che chi si mette in mezzo ad intralciare il corso sereno della propria vita...

Francesco

il 18/03/2004 alle 10:42

Mi suggerisce gia' dal titolo e poi ancor piu' dal resto del testo un accostamento cinematografico con "The Ring"... come la vedi? Io dico che questa poesia e' intrigante da far paura...
Un saluto!

il 18/03/2004 alle 11:18

The ring!?
uhmmmm.. no so può darsi!
non l'ho disdegnato come film anche se consciamente non l'ho tenuto in considerazione...

intrigante da far paura!? :-)
bel complimento!!!
grazie, sei sempre gentilissimo!!!!!

Francesco

il 18/03/2004 alle 11:28

Francesco lo sò, ma definisco deja vu come ( gia visto) , un già visto non per forza di questo percorso - devi solo considerare le tue emozioni interiori al riguardo - sappi che non sei solo!

Un abbraccio avvolgente
Poe

il 18/03/2004 alle 12:02

LSD o crack?... :-) scherzi a parte, è inquietante davvero... sembra una visione premonitrice, o la manifestazione di inquietudini che un'anima extra-sensibile materializza...
Ciao ciao
Eros

il 18/03/2004 alle 12:12

si, so di non essere solo...
cercherò di seguire ciò che mi dici...

grazie Poe!

Francesco

il 18/03/2004 alle 12:20

bhe, direi LSD! :-)
di essere è una visione... bhe, un po' particolare...
grazie per la tua visita Eros!

Francesco

il 18/03/2004 alle 12:20

eccolo!!!
l'ho visto!!!!!!!
mo glielo chiedo!
...
sto arrivando!!!!!!!!!!!!!!

il 19/03/2004 alle 08:41