Nell’ubbia d’un dì piovorno
s’eclissano lune azzurrine
dietro gialli sorrisi
che timorosi s’inalbano.
Punge l’aria; alle nari
un aroma triste di pioggia
inatteso sale – dispare l’ombra.
Forse è la novella stagione
che la natura brinda
svuotando nembi d’acquamorta,
o forse è l’angoscia di te
che dentro s’ammorta pesante
in gocce di ferro
e piombo caldo.
T’amavo.
Nell’ubbia d’un dì piovono
di te nulla mi resta
se non quel vuoto
che mi crocifigge al ricordo.