PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/03/2004
Si fermò
l'anima
che subì
violenza.

In bilico
restò
oziosa.

Trovatele
qualcosa
da fare.

Vestire
a nuovo
un giglio
ferito,
la sulla proda
erbosa,
non è più
facile
che quel
dolore
rattoppare.
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ha diverse chiavi interpretative questa tua splendida poesia:
io la indentifico sul mio dolore appena trascorso e non ancora terminato.
un'altra può inserirla tra i dolori dell'amore.
e poi ancora....

però...se anzichè rattoppare ci facciamo un bel ricamo, il risultato sarà bellissimo!
che ne dici lunettamiabella?

abbraccio cara
pat.

il 17/03/2004 alle 11:04

Una poesia rancorosa ma delicata.
Un bacio
Er

il 17/03/2004 alle 11:07

Concordo con il commento di pattina.
Rattoppare il dolore e' difficile... vestirsi di nuova felicita' e' ancora piu' difficile perche' costituisce un ulteriore passo in avanti. Tuttavia tutto passa... a volte in modo piacevole se si sa come sfruttare la noia o il rancore, tipici compagni del tempo che sembra non passare mai!!
Besitos.

il 17/03/2004 alle 11:14

Il dolore rattoppare? E con quali toppe?
Bello lo stile, snello e scorrevole. Triste il tema, ma arguto lo svolgimento.
Bellina
Ivan

il 17/03/2004 alle 14:34

"... un fiore nacque
sul ciglio
della strada.
Lo videro soltanto
carrettieri di passaggio
sul far del giorno,
perchè la luce
forte lo appassì:
era una goccia bianca
di luna
scesa sulla terra... "

Una poesia che sgorga profonda come sangue da una ferita e come sangue è viva e forte... bacione grande e complimenti a te.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 17/03/2004 alle 17:05

carissima Pat..spero che il tuo dolore non abbia bisogno di toppe, ma presto si dissolva nel tepore della primavera..La tua forza e il tuo coraggio daranno vigore ai tuoi desideri...
La poesia non è costruita sull'amore, ma su tutti i moti che possono permettere ad un'anima di essere violentata..e la toppa che io descrivo, è il peggio di quei mali appunto, niente si può
rattoppare e porto l'esempio del giglio, che quando è ferito non può la veste rinnovare..Ti ringrazio delle tue sempre graditissime attenzioni..rinnovando voti e speranze per la salute del tuo caro sposo
Luna

il 17/03/2004 alle 17:34

forse dovresti leggere il commento che ho fatto a Pat per capire che non è rancorosa,scusami ma ho poco tempo per ripeterlo anche a te
grazie del commento,
un beso
LUna

il 17/03/2004 alle 17:36

e allora,leo caro..vai a leggerti anche tu la risposta al commento di Pat..uffi, ho poco tempo e volevo leggere e commentare voi..Ciao, carissimo..LUna

il 17/03/2004 alle 17:38

e il tuo amico Guitar è un saggio!!
ti ringrazio dei complimenti, e di corsa andando ti saluto correndo..he he he
LUna

il 17/03/2004 alle 17:41

con niente si rattoppa il dolore, lo si lascia scoppiare!
grazie del parafrasarti, acuto commento..besitos
LUna

il 17/03/2004 alle 17:44

che splendore mi hai regalato amico, dolce e caro..il mio tempo è troppo corto per avere la gioia di rispondermi come meriteresti..mi perdoni?..ma vai tranquillo, questa era solo una mia visione immaginifica...

il 17/03/2004 alle 17:53

vovelo a dire il vero confrontare il vuoto che nell'animo crea il dolore..e acci, sono orgogliosa di esserci riuscita visto che tutti avete creduto che fosse il mio!
i tuoi versi, poi sono smaglianti..un grande sorriso lunare

il 17/03/2004 alle 17:59

Il paragone con un giglio ferito è il punto cruciale di questa poesia delicata nel descrivere il dolore di un anima. Ti manderò ago e filo, cara Lunetta, scherzo per sdrammatizzare.
Una carezza
Cesare

il 17/03/2004 alle 18:44

scusami..non avevo letto questa dolcissima tua..tu lo sai il mio tempo è davvero un frastagliar di emozioni..di qua e dila..se potrai leggerlo ti ringrazio tanto, tanto
LUnetta

il 23/03/2004 alle 17:13

ti ho letto solo ora..dolcissimo..spero tu abbia passato una buona pasqua..LUna

il 14/04/2004 alle 17:22