PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/03/2004
Anno 1983

Vita

Ho dentro me l'immagine di un uomo
che stringe a sé la paura e lo smarrimento,
seduto nell'angolo più remoto di una sala d'aspetto,
le ginocchia sotto il mento,
il corpo accoccolato e lo sguardo perso nel vuoto.
Non può misurare i confini tra la fantasia e la realtà,
non ne ha colpa ma è la sua malattia.
Ha sempre visto la felicità nel volto degli altri
e non ha mai trovato la sua,
in mille luoghi l'ha cercata,
in centinaia d'illusioni,
l'ha vista tra giochi di bimbi,
tra lontani e perduti amori.
Tra strane ed irreali fantasie,
tra le rime dei poeti,
al porto e nelle osterie,
ma quando ha messo le mani in tasca
le ha sempre trovate vuote.
Tutto gli è scivolato tra le dita,
tutto è andato perduto,
anche il giorno in cui in qualcosa ha creduto:
era un amore grande,insolito,disperato,
durato troppo poco...
solo il tempo di scoprire
che era morto appena nato.
Una sola compagna nella sua vita,
l'unica che non ha mai desiderato,
ma è lì che osserva e lo vuole trascinare via.
Solo chi è come lui la può incontrare,
solo lui ne conosce il nome.
Lei è pallida,silenziosa,tenace,
è lei che ti possiede ogni attimo di più,
ti rende schiavo,ti ossessiona.
Vorresti cacciarla.. sfuggirle per sempre,
ma ha rubato ogni angolo dell'anima,
è l'unico tormento,
distrugge la vita.
Questa donna che non vorrebbe sua
è la solitudine che l'osserva strisciando,
lei rasente i muri aspetta il tuo passaggio
per poi caderti addosso,
ti toglie il respiro.
Devi sfuggire!
Ma ecco che dal buio denso della notte
l'uomo scorge due fari
fendere l'oscurità:
è il treno!
Viene avvolto da un fascio di luce,ora,
che lo rapisce dal suo angolo remoto.
Egli sale sul treno
e si allontana.
Oggi prosegue la vita.

Poe














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Visto che il 1983 è l'anno in cui sono nato io, speravo in qualcosa di più allegrò, ma tant'è, la poesia è comunque molto bella, profondamente toccante e commovente, con un finale che da una parte solleva, ma dall'altra lascia aperto più di un interrogativo sul futuro dell'uomo...
Nella speranza che sia sfuggito dalla solitudine, ti abbraccio
Eros

il 16/03/2004 alle 11:28

vita di un uomo, uno dei tanti uomini che ci circondano, umili, che non appaiono, quasi immagini di impiegatini dostoevskijani... eppure, almeno una volta nella vita questo uomo fa il colpo di tyesta, fa quello che, forse, ha sempre voluto fare e non ha mai osato... è una poesia splendida, quasi una sceneggiatura per un racconto. Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 16/03/2004 alle 17:41

...non sa il destino dove lo porta
ma ha permesso salendo, al destino di portarlo

ciao Poe
L.

il 16/03/2004 alle 21:30

Ciao Erossssss....Per consolarti pubblicherò una'altra poesia del tuo anno di nascita ma più " luminosa".
Come vedi da adolescente ero più realista ...
Un abbraccio
Poe

il 17/03/2004 alle 00:35

Grazie Michele, si un anonimo personaggio senza nome ne gloria che si trascina e come dici, in un attimo cambia il suo percorso...Una volontà che scuote il destino...
Un racconto, sempre se ne sarei capace,oltre le favole non sono andata:-)))

Un abbraccio
Poe

il 17/03/2004 alle 00:37

Ciao Gabbiano, si, permettere è un atto consapevole ,un risveglio che possa vedere la realtà in modo diverso e magari contribuire a migliorarla.

Un abbraccio
Poe

il 17/03/2004 alle 00:39