Scendo.
Sono qui,
con l’aria che mi coccola
mentre un gabbiano saluta il mio arrivo.
La schiuma del mare avvolge i miei pensieri
Annegando
La mia ultima possibilità di salvezza.
Sempre qui,
solo,
vinto dalla mia incapacità di galleggiare
scorgo lontano qualcosa…
sembra…
ma non è,
non è abbastanza forte
da lasciarmi respirare
mentre il gabbiano mi saluta
una goccia cade dal suo becco
piango per il sale del suo tormento.
Consapevole della mia scelta forzata
Rivedo quella punta di latta
Pungere il mio orgoglio
Saluto e ritorno a bordo.