PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/01/2002
Chiunque si farà pensiero
del dolore
in questo senso
entrerà in un mondo d’anime,
molto più numeroso del suo guardare,
e sentirà le voci degli uomini deserti
uomini di carta di riso e di ebano
in solitaria detenzione,
dal mondo dimenticati
come feti vomitati.

Rabbuirà all’immagine di questi
persi
negli abissi immaginari della storia,
sciolti tra le calli deserte
del nostro quotidiano.

Donare non di scarto
il nostro ascolto
,la felicità sorge in segreto
e torna lieve
ad accarezzare i solchi
delle ferite.

(Con ammirazione dedicata al detenuto L.S. da tempo la sua opera presso i malati di cuore e non solo è vincolo di una comunione fruttuosa)
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La poesia è molto bella, anche se la prima immagine che ne ho avuto è stata quella delle anime dannate dell'inferno dantesco. Ma chissà.. le anime trascurate, non sono in certo senso dannate? Ed è vero che "la legge è uguale per tutti".
Terry

il 20/01/2002 alle 17:53

In realtà era dedicato ad un amico che andava a trovare la moglie malata in ospedale

il 25/05/2018 alle 19:46