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Utente eliminato
Pubblicata il 13/03/2004
"Quella stella
che ribrilla,
ti somiglia
amor mio,
letizia.
Ma Ella
se ne sta zitta,
mentre te ti affabuli
senza tregua.
La tua favella
e' come una livella:
parla, parla, parla.
Prenditi una licenza,
o mio diadema
della volta.
Fammi dialogare
con la stella:
le ho chiesto
se c'e' un posto libero,
nel firmamento.

Okkam"
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Quelle gocce continueranno a ondeggiare finchè tutto non si appianerà. Come sempre bravo, amico carissimo.
Un salutone speciale
Cesare

il 13/03/2004 alle 13:23

ma che romanticone....:-) non sono in vena di molte parole.....oggi.....ma.......un saluto te lo lascio con piacere molto piacere
Mary:-)

il 14/03/2004 alle 16:06

Tante effimere parole,
teorie e logica, una ricerca
che non porta lontano.

Solo silenzio di una notte,
si dona nell'incanto
di una stella,non appare
neppure lontana...
...e chiama
In essa la voglia
di fuggire a tutto
e divenire nel nulla
quel che tutto appaga.

Ti abbraccio
Poe

il 14/03/2004 alle 17:20

Trascinante e soave lirica, ricolma di amore e belle parole.... Mi piace tantissimo.
Ciao amico, è un bel pò che non vengo a farti visita!!! un abbraccio. Antonio

il 14/03/2004 alle 17:45