Se tendo l'orecchio
sento
il tempo
che scorre;
nel buio profondo
mi piace
guardare
e aspettarlo.
Finalmente
son io
che aspetto lui
e non aspetta me.
Ma l'occhio è stanco
per la lunga attesa,
già sonnolento,
quasi d'improvviso,
si serra
e l'ora
baldanzosa
quasi m'inghiotte.