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Pubblicata il 12/03/2004
Ondeggia la barca
nel suo costretto letargo
ondeggia la palma
avvolta in un grigio manto
di gelide frecce
che rimbalzano
come le note di un minuetto
su un oscuro mare
senza orizzonte.
S'innalza la banchina
e dietro, di colpo
la Palmaria
nascosta da un velo bianco
prigioniera di sè.
Il golfo si perde
nelle acque torbide
tra cielo e mare
ed io ritorno
sui miei passi
prigioniera del passato.
Contro vento
fatico a lasciar
quel gabbiano solitario
goffo e impacciato
avvolto nelle sue ali
l'unico rimasto
a goder
di tanta inconsueta bellezza.
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Con questa incantata poesia hai descritto un angolo di paesaggio tra i più suggestivi che si possano trovare... complimenti a te e un bacione.
Michele

il 12/03/2004 alle 16:41

Sono felice che tu condivida tale pensiero... era stupendo anche sotto la pioggia e, che meraviglia, anche sotto la neve.
Un abbraccio
MR

il 13/03/2004 alle 16:58

Sembra un quadro impressionista, carissima MariaRosa... le tue immagini donano sfumature lievi eppur precise di un paesaggio stupendo...
Un abbraccio
Axel

il 13/03/2004 alle 19:09

Nella tua poesia hai descritto magnificamente un angolo di Italia molto suggestivo ....complimenti te buona domenica!

il 14/03/2004 alle 10:30

Nella tua poesia hai descritto magnificamente un angolo di Italia molto suggestivo ....complimenti te buona domenica!
Carmen

il 14/03/2004 alle 10:31

Grazie per il bellissimo commento, lì c'è un pezzo del mio cuore ed io lo vedo sempre stupendo ...nonostante il tempo, anzi sotto la neve era molto affascinante.
Un abbraccio
MR

il 14/03/2004 alle 18:42

Grazie carissima, ti invito a visitarlo e ti rimarrà nel cuore.
Un abbraccio
MR

il 14/03/2004 alle 18:43