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Utente eliminato
Pubblicata il 12/03/2004



non c'è passo
a questa danza
per nessuno
e
il mio gatto spelacchiato
in panico felino
che s'aggira senza
più i baffi noncurante
del treno che va
sortito al vento
ogni mattina
e
miao
la ola della vita
in controbalzo
sulle impronte delle dita
ai finestrini

là l'unghia conficcata
nelle pagina degli orari
ora alla stazione di atocha

"si chiamava isabela
aveva 32 anni
e un vestito a fiori"

immortale la fotografia
che in bianco e nero
trancia il giorno prima
l'orizzonte

senza titolo
lo squarcio

in immota sospensione

l'arca qui giace
pietre sacrificali
sulle colline diserbate
in cerca di pace

della notte così notte
fugace espansione

nè si sa del lago salato
e millenaria processione
di sacre brezze
e misteri si sa

di voi templari
la difesa di gerusalemme

con due stanghe
di legno d'acacia
per il viaggio
nell'immenso mai trovato



monnezza now
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....anche se le nostre parole non serviranno mai a risvegliare quegli occhi le tue servono a dedicar due lacrime dei nostri ...
E i nostri pensieri vagano cercando di capire....e non capiranno mai!

Hola
Marco

il 12/03/2004 alle 11:39

...nella pace amara della grondante, umile poesia di chi resta ancora, per l'esile trama della speranza.
Un saluto caro Lucio.
max

il 12/03/2004 alle 12:37

abbiamo sperato
che mettessero fiori
nei loro cannoni

abbiamo conferma
che la loro morte mentale
è la nostra morte fisica

si salvi chi può.
siamo in mano
a dei pazzi.
e questo fà paura.

ti abbraccio
pat.

il 12/03/2004 alle 15:16

Diretta e struggevole... condivido la polemica, la rabbia e il dolore!!!
Ciao
MR

il 12/03/2004 alle 15:49

la tua musa
sa del tuo dolore
dello sconforto
di balzo di parole
per mano
con te

kat

il 12/03/2004 alle 18:03