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flo
Pubblicata il 16/01/2002





Stanotte ho visto in fondo fra la brina
una maga sopra i trampoli: Eroina.
Tre paia d’ali aveva per mantello
da angelo, da farfalla e pipistrello.
Così mi appariva ammascherata
una biscia al ventre attorcigliata,
una bocca ci aveva da vampiro
ch’esalava un orribile sospiro.
Erano gli occhi due caleidoscopi
passar ci vidi paradisi e topi.

Un corpo era disteso giù per terra
e con la morte parea facesse guerra:
o com’è triste il tuo tormento
tu che chiedi aiuto con lamento
alla vita a cercar significato
chè sull’orlo dell’abisso ti ha portato.
Ma lei imperversa e sempre più dilaga
della gelida morte è ormai la maga:
or che non c’è più Patria né Re,
la gioventù deve passar da te!

Poesia edita da Libroitaliano
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