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Pubblicata il 06/03/2004
Rimando,
vago nel mio tempo,
lontana dal presente
che mi offende,
che pretende
senza nulla dare

... vago altrove
nel fondo di un pensiero,
proprio dove
ieri sembrava tutto nero,
tutto incerto
come bigio ciel coperto.

Rimando i versi,
in ordine sparso,
al cielo, quello stesso
che ora non più bigio
sorride ai miei pensieri
non più neri.

E di rimando torno nel sereno.
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Originalissima anche questa poesia, con il doppio senso del lemma rimando, utilizzato come gerundio presente del verbo " rimare ", fare rime ( quindi " fare poesia " ) e l'indicativo presente del verbo rimandare inteso come rinviare di fare qualcosa, in una sorta di atarassia sans soucis anche piacevole, ma anche come un rispedire al mittente, molto più " ironico "... una poesia intrigante e affascinante, come un gioco di scatole cinesi... ti faccio i complimenti perchè con apparente semplicità hai costruito una poesia molto complessa e dalle molteplici sfaccettature... bacione a te.
Michele

il 06/03/2004 alle 11:54
Jul

Brava! 5 stelle per l'originalità.
Jul

il 18/03/2004 alle 19:36