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Pubblicata il 29/02/2004
La sua ombra non lo abbandona
nel pensiero il frusciare del vento
sente nel cuore un dolore profondo
solo ad affrontare la vita
non un sorriso,non una parola..
e nel suo viso il passare del tempo
Ha visto tanta gente morire
gente che vive ancora
nei suoi occhi.
Adesso è cresciuto..
a imparato ad apprezzare la vita
ma non dimentica..
in lui sono ancora vivi i ricordi
i ricordi di quel tempo,di quei luoghi
dove un uomo,una donna
non potevano esistere...
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Mi hai fatto ricordare "Se questo è un uomo" di Primo Levi. Cosa rimane di un deportato? L'ombra, il frusciare del vento che assume connotazioni meste di tristezza, infatti, poi scrivi: sente nel cuore un dolore profondo. Ma io dico che tu implicitamente ci vuoi tramandare con la tua poesia il senso di memoria per la deportazione, che avveniva la dove un uomo e una donna non potevano esistere. Ma esiste nella tua poesia il senso di un'umanità violata e violentata che chiede di essere sentita come anima del mondo.

il 01/03/2004 alle 00:48

Si ricorda molto "se questo è un uomo"...ed esprime il bisogno di vivere e lasciar vivere..e che c'è una parte di mondo che chiede di essere sentita..

il 01/03/2004 alle 10:36

sn contenta
smakkkk

il 24/03/2004 alle 14:33