E tramonta il sole.
Distesa immobile sul tuo letto,
attendi l'arrivo del crepuscolo.
Tu, minuscolo astro dell'universo,
corri verso il freddo,
corri verso il buio,
corri verso il nulla,
e nella tua ultima culla
doni con sforzo il tuo ultimo raggio,
il tuo ultimo omaggio.
E' sera.
Ormai fuori è solo tenebre.
La luna, la madre luna,
oggi non mostra la sua faccia.
Le stelle, le amiche stelle,
le tue sorelle stelle,
oggi non brillano.
E il sole intanto s'è nascosto,
forse per piangere da solo.
Il silenzio ha ora la parola.
Non è Agosto,
non è il giorno di Lorenzo,
ma penso che il Cielo
pianga lo stesso la sua stella.
E sotto di Lui la gente
continua a vivere, e non sente
questo pianto silente.
E inizia a piovere.
Ormai è sceso il velo della notte.
Ma nessuno dorme. Solo tu.
Tra poco, ormai nessuno
potrà vederti più.
E io, per non farmi vedere piangere,
ho chiuso i miei occhi.
Inconscio d'aver copiato un tuo gesto.
L'ultimo.