PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/02/2004

Brancolo nel buio
con mille trilli di campanule smorte,
mi muovo lentamente quasi scivolando
su un terreno liscio e senza fossi,
ascolto con silente bramosia
sperando di toccare qualcosa
ma è come se stessi in un corridoio fatto di vetro
senza spiragli di luce e specchi…
Specchi che non riflettono
suoni che non attraversano me
profumi che muoiono senza dirmi il perché.

Cosa sarà il tepore che ho addosso,
eppure le pareti sono fredde intorno
continuo a porre piede dopo piede
cullata nel calore di due braccia
mai stanche di condurre l’inanime donna.

  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Una poesia affascinante, che sa di sogno, di incubo, di un desiderio di culla, di un ritorno " in utero matris "... una poesia scritta splendidamente, mantenendo sempre ad elevati livelli la tua ispirazione caratteristica e il tuo altrettanto unico stile... bacio a te.
Michele

il 28/02/2004 alle 18:56

beh grazie miky ma speriamo che il mio "stile"porti a qualcosa anche se l'arte non paga! un bacio! smakke

il 29/02/2004 alle 17:43