Sotto la neve, pane...

Della natura amica
ora odo il canto
nello stormir del vento
tra le foglie,
nel bagliore del sole,
nello scorrer del rio,
nel profumo di viole.
Già s'intuisce,
il magico rinascer,
dalle cener d'inverno,
un ripetersi ogn'anno,
che sembrerebbe eterno
ma che ogni giorno assiste
se ci guardiamo attorno,
all'agonia del mondo,
al mancar delle cose.
Dove sono le rondini
un tempo numerose
dai nidi sotto il tetto
e le siepi odorose
E le dolci campagne
sepolte dal cemento?
Non so... ma per ciò che rimane,
speriamo in un futuro
che possa riparlar
di neve... e pane.

Dalla Raccolta "Immagini dei miei monti"