Luce fioca
prostra
stanche membra
al pavimento scuro
della giornata avvizzita,
fantasia decrepita
si staglia contro il cielo purpureo
di ballerini
pennuti
e danzanti foglie
colmo
Mano afferr'
atterrita speranza:
Dal mare
affacciare
sguardi nuovi
sulla galeotta
terra
Fuggiasco
rincorrer'ì
Sogni
di morenti stelle
ch'esplodon
nel suon piu' bello
Verdi palpiti
trepidar
scaglie marine
sentire
nel cuore
sbatter'ì soprusi
e vendicar le
morte ragioni
questo
Io
voglio