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Pubblicata il 19/02/2004
Andarono via
occhi e mani
perdenti e dolenti
andarono via
al canto degli usignoli
la Primavera
che non cessava di piangere
il murato dolore dei cipressi
mancando luce
e in fondo la vita
dentro una rosa
dove mi attardavo
a pregarti.
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"...la Primavera
che non cessava di piangere
il murato dolore dei cipressi..."
Lirica di una purezza cristallina, di intensissima partecipazione sentimentale ed emotiva, capace di farsi, a mio modesto avviso, poesia dell'universale, colma di umanissimo dolore e di bellezza.
Eccellente brano caro amico!
Max

il 20/02/2004 alle 11:04

.....grazie Max


ciao amico
Sulphur

il 20/02/2004 alle 12:56

qui , nella rosa, è celata l'anima radiosa, quella più bella dell'amico mio!

il 20/02/2004 alle 15:23

:-)

il 20/02/2004 alle 17:34