Nascono labirinti
laddove i vuoti
si confondono ai pieni
Parole sintetiche
si raggruppano in nuvole
mescolano suoni
al senso di spazio
Occhi plastificati
cercano formalità
ma nell'istante
nuove forme prendono piega
diventano rantoli
che s'intrecciano a profumi vibranti
d'amaro e fragilità
Cade polvere
su larghi sorrisi
lungo un selciato
di brevi sguardi
si spezza
la superficie piatta delle cose
ogni passo
sapora di fatalità
in quel vortice di sensi
sedotti
dalla vacuità del nulla
lo sguardo le parole i gesti tutto muta quando il senso di vuoto assale, quando il vuoto atttrae e come un vortice rompe i ruoli facendoli cadere come carte di un castello precario. Insomma si e' capito che mi e' piaciuta? Bacio Bnotte Umberto