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Utente eliminato
Pubblicata il 19/02/2004
S’accende a tratti il sole invernale
tra nubi che macchiano d’ombre
giù la valle, che prima del mare tende
distesi frondi di cisto arresi
ai rivi del prossimo orizzonte
e infonde subitamente risveglio che notte
trascorsa innalza lirico suo garrulo canto.

Dal basso sale verso l’insù del mesto
chiarore sciame di tordi in disordine
schiamazzo e testimone del sonno
appena andato.

Ecco ventaglio alato il vento di grecale
scompigliare luci e ricami abbagli
soli mentre carri sobbalzanti
puntano grigie stradette
per vie tra erbi e mucchi centrali
d’aguzze vecchie pietre,
lì dimenticate.

Ecco la mia valle
insulare confino che mira da sempre
il suo magico oriente.
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sei uno splendido cantore della natura...io amo versi così belli a musicali a lei dedicati...la tua anima di mille occhi abbraccia di lei molte visioni
grazie
LUna

il 20/02/2004 alle 11:22