PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/02/2004
Qui giace
il sorriso sdentato
di una bambola
che ascolta
i discorsi
dei grandi.
Occhioni tondi,
niente più palpebre
per piangere
in silenzio.
Niente più palpebre
per chiudere gli occhi
e sognare
due treccine,
contorte
quanto basta
per coprire
la vergogna
nascosta
tra le dolci
fossette.
Una gonna
troppo corta
per sedersi
a riposare
sugli aculei
di biscotto
che spaventano
la vista.
Dieci dita,
troppo poco
per contare
gli invitati
che domani,
stessa ora,
salperanno
per la brace.
Unghie deboli,
impossibile
scavare
tra i fossati
riasfaltati
con l'antidoto
alle guance
tondeggianti.
Nasce
a bolle,
sotto le gengive,
l'azoto istituzionale
che ha gonfiato
quella bocca.
A adesso
tenta di esplodere,
e s'insinua
tra le arterie
e i legamenti,
sanguinoso
e correlante.
La bambola
in ricarica
ha incrociato
le braccia,
attorno al collo
del suo specchio.
Implorò
nervosa
scuotendo
le labbra;
voleva
un motore
in cambio
di un cuore.
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Oh yeah! :)

Salutoni e grazie per il commento

Roberto

il 19/02/2004 alle 16:42