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Pubblicata il 18/02/2004
Tu mi dicesti…

Nel giorno che era presi l’azzurro del cielo per portarlo al tuo cuore.
Tu mi dicesti: cosa ne farò di tutto questo azzurro?
Ed io ti risposi: per amare l’infinito.
Nella notte che venne invece,presi un tanto del bianco puro delle stelle
per donartelo sulla pelle.
Tu mi dicesti: cosa ne farò di tutto questo bianco?
Ed io ti risposi: per essere ancora di più puro splendore.
Al mattino mi stringesti le mani e mi dicesti: grazie amore mio! Orizzonti

Ho visto camminare stamattina gli uomini.
Avevano occhi diversi e percorrevano direzioni diverse.
Ma nessuno è più capace di sognare -per poi vederlo- un orizzonte.

L’orizzonte dell’amore

La mia diletta è adornata di felicità
Nell’ora della mia presenza,
Nello spazio della nostra intimità.

Ad essa il buon Dio ha regalato
Il bene dell’amare.

In un orizzonte di luce vicina
La intravedi come fiore candido innamorato,
Che non conosce vergogna per la più sconveniente e tacita passione .

La mia diletta è presa tra le braccia più umane di questo mondo.

Ella disegna con vorticosi giri di un corpo estatico
L’orizzonte dell’amore.





I voli bianchi

Immagina –chiudendo gli occhi- i voli bianchi
Dei gabbiani sul finire dell’estate.
I gabbiani volano nell’immenso
Senza paura di volare.
Come per incanto esprimono
Un’anima in armonia con il cielo.

Immagina -chiudendo gli occhi- i voli bianchi
Dei gabbiani sul finire dell’estate.
I gabbiani volano nell’immenso
Disegnando traiettorie ardite.
Come per incanto trasmettono
All’essere umano la leggerezza
Del loro essere liberi.

Immagina –chiudendo gli occhi- i voli bianchi
Dei gabbiani sul finire dell’estate.
I gabbiani che si disperdono
Nell’infinito al di là dell’orizzonte,
Senza mai lasciarci soli.

Vedi -aprendo gli occhi- i voli bianchi
Dei gabbiani sul finire dell’estate.
Nella loro grazia, nella loro leggerezza,
ci insegnano il cielo.

Un orizzonte di felicità

Una bimba gioca con i fiori e con il sole.
È un trionfo il suo ingenuo sorriso.
È un trionfo il suo amore per le cose belle della vita.
Guardatela e stupitevi.
Ella nella sua anima è un diamante di felicità.

Un orizzonte di fratellanza

Il povero disse al ricco: non ti porto richieste di pane,
non ti porto richieste di denari,
non ti porto richieste di favori,
non ti porto richieste di vanità.
Ti porto il dono della fratellanza.
E così fù.


Un orizzonte di fede

Madre Teresa li prese nel dolore della miseria.
A questi ultimi non disse parole.
Ma diede il dono delle sue cure.
La carità e la misericordia avevano
Come abito quello di un umile suora.
Questa è la fede: umile, povera e spoglia,
ma piena d’amore per l’anima.


Ho visto stamattina gli uomini camminare.
Avevano sguardi diversi e percorrevano direzioni diverse.
Ognuno è capace di sognare-per poi vederlo-l’orizzonte.
Ovvero la speranza.










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