uno si sveglia
sudaticcio
sono le 3 e qualcosa
forse prima
del soprassalto
imbrividito
si accavallavano i pensieri
delle cosce della sua donna
neanche a parlarne
chissà a quale kilometro
del desiderio stanno
dormendo
solo ieri
scrissi della foresta delle croci
titolo incombente di maliconia
ma più che alla morte
mi fa pensare al dolore
e infatti la testa un po'
mi duole
e l'alba tarda a venire
il gallo non canta
mi ronzano le orecchie
se non fosse tristezza
direi ch'è poesia
ma di fatto
non ne esce una riga
a far di solletico al silenzio
e un bel dì
forse di follia
questo mercoledì
di becco che stride
dino s'avvide
del siculo cormorano
di sibilla aleramo
e di quella dannata storia
in tuffi del cuore
e rime d'amore
tragica fu vera gloria
maiala puttana
di dino poeta
rintocca campana
e siccome musa
sui tuoi pattini a rotelle
se ne vedon delle belle
d'ali sembrano ai piedi
foglie capriole al vento
per quel bacio
che al volo ti diedi
che ancora
mi sento contento
quando sahara
ammucchiata
di sabbie underground
i miei 60 anni
sì
mi faccio la barba
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