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Utente eliminato
Pubblicata il 17/02/2004
Non torneremo
a coglier le more,
li sull' arbusto
cotto dal sole,
mai torneremo
a camminare,
nelle viuzze
bianche del borgo,
ne' torneremo
a rimirare,
della piazzetta
la valle d' intorno.
Non torneremo
ad' assaporare,
del nostro frutto
la parte migliore.
Passa il tempo,
consunta le cose:
e' con lo spazio
il nostro eterno signore.
Sordo ai deliri
alle grida, alla speme,
ci porta in catene
in un celeste ingranaggio,
che non puoi fermare
ne' forse capire,
o perfida Albione.

Occam"
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la colpa è solo del tempo..lascia stare la perfida Albione....ci siamo dati appuntamento, Lamberto, per parlare male di questo Tipo , oggi?
heheheh
adioss
LUna

il 17/02/2004 alle 18:13

Nostalgica poesia di gran talento che rivisita tempi passati, lontani nel tempo prima di consegnarsi in mani perfide. Che cavolo ho detto?
Un ciaooooooooooo
Cesare

il 17/02/2004 alle 20:16