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Pubblicata il 16/02/2004
44

Scrivo dell’universo com’io lo intendo,
penso al mondo com’io lo voglio pensare.
E lungo questa visione soggettiva
mi avvio verso la conoscenza assoluta.


45

Sono il carnefice di me stesso.


46

Illusione

In quella notte,
tra le più buie delle diciassette passate
t’incontrai su quella collina.
Io… che non l’avrei mai pensato.
Io… che probabilmente non lo volevo.
Accostarmi al tuo seno per sentire il cuore battere,
il cuore vivere.
Tenerti stretta per condividere ciò che è
per assaporare il tuo nettare e cibarmene,
per diventare una sola ombra nella notte.


47

Fottimi dolce morte
Con il tuo corpo d’ebano
Li ho fregati andandomene
Mentre loro ancora marciavano
Sono finito durante un sogno
Loro si spengono in un incubo
E forse avevi ragione
A dire che il sogno non può essere vita
Così allora non potrai più dire nulla
Sei rimasta senza parole?

Come potrai predicare
Il tuo vangelo
Se il sogno ora è morte?

Ero una pagina macchiata in un quaderno
Strappata da un bambino diligente
Affondo nella spazzatura con i miei simili
Voi siete ancora appoggiati su quel fottuto banco di scuola
voglio impiccarmi con quella tovaglia a cuori
Ed annegare in quella tazza
Bruciarmi per non consumarmi

Come potrai predicare
Il tuo vangelo
Se il sogno ora è morte?
Ero una pagina macchiata in un quaderno

Come potrai predicare
Il tuo vangelo
Se il sogno ora è morte?

Ero una pagina macchiata in un quaderno
Voglio ucciderti e bruciarti
Consumare la carne con il fuoco del mio odio
Litri d’acqua sulla mia testa
Voglio spaccare la finestra e scappare urlando

Come potrai predicare
Il tuo vangelo
Se il sogno ora è morte?
Ero una pagina macchiata in un quaderno

Come potrai predicare
Il tuo vangelo
Se il sogno ora è morte?
Ero una pagina macchiata in un quaderno

Come potrai predicare
Il tuo vangelo
Se il sogno ora è morte?
Ero una pagina macchiata in un quaderno









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