Ho visto Arianna,
stendeva con vergineo timore,
il suo filo
nel mio labirinto.
Celato dal buoi del Mito
io già sbavavo,
fremevo
sognavo
muggivo.
I passi di Arianna con l’eco
sentivo
E fremevo e scuotevo
l’ossuto fardello
sul mio capo taurino.
Riesco a sentire il suo odore
intriso di folle paura
per me sfigurato.
Dal Dedalico sonno
mi sono destato
Fedra al mio fianco,
sta ancora sognando.